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Creazione mosaici, textures and patterns by Ermanno Faccio

Shamir Mosaics

Il termine Shamir compare nella mitologia ebraica/talmudica, associato a leggende antiche che lo descrivono come un oggetto o creatura magica capace di rompere o tagliare pietre durissime, e talvolta lo si associa anche al Tempio di Salomone. (ICHI.PRO)

Ecco cosa emerge dalle fonti:


La leggenda dello Shamir

  • Nella letteratura talmudica, lo Shamir viene descritto come un “verme tagliente” o “tarlo metallico divisore” — qualcosa in grado di lavorare su materiali durissimi che nessun altro strumento (in particolare strumenti metallici) poteva intaccare. (Cartesio Episteme)
  • È anche detto che era talmente potente che doveva essere custodito in un contenitore particolare (ad esempio in un cesto di piombo, coperto di lana e crusca) per evitare perdite o danni. (ICHI.PRO)
  • Si narra che lo Shamir sia stato usato per tagliare pietre destinate al Tempio di Salomone, consentendo di rifinire le pietre senza lasciare segni visibili o rogne, come avviene con gli strumenti comuni. (ICHI.PRO)

Interpretazioni e dubbi

  • È incerto se lo Shamir fosse davvero una entità fisica (una sorta di pietra speciale, minerale, cristallo, o altro), oppure un simbolo o mito che esprime l’idea di una tecnologia avanzata perduta. (Cartesio Episteme)
  • Alcune interpretazioni moderne lo associano a ipotesi pseudoscientifiche — ad esempio che potesse trattarsi di un laser, oppure di qualche materiale o tecnica sconosciuta agli strumenti metallici dell’epoca. (Cartesio Episteme)
  • Nonostante la leggenda, nei testi sacri e in quelli rabbinici non esistono descrizioni tecniche sufficientemente precise da permettere una identificazione certa. (Cartesio Episteme)

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